Tombola dei Re Magi

Veglia di Natale organizzata dal gruppo famiglia

Messa di Natale scout con raccolta viveri per Caritas

Messa di Natale dei tre branchi scout (coi genitori) con raccolta viveri per la Caritas (22 dicembre)

 

Assemblea parrocchiale e cena AC

 

Abbiamo vissuto l’assemblea parrocchiale di Azione Cattolica!

Un momento bello e intenso per tutta la nostra associazione del Crocifisso che ha eletto il nuovo consiglio dell’AC parrocchiale.

Insieme alle famiglie e alla comunità abbiamo celebrato la S. Messa e a seguire la cena preparata dal team cuochi dell’AC!

Azione Cattolica del Crocifisso

 

Incontro giovani universitari

UN GRANELLO DI SENAPE

Un gruppo di giovani delle parrocchie di San Raffaele e del Crocifisso, universitari e lavoratori nati fra il 2001 ed il 2004, hanno scelto di camminare insieme alla scoperta della propria vocazione in compagnia di Gesù. Con loro, alcuni adulti e i nostri sacerdoti si sono messi al servizio di questo miracolo.

L’esperienza ha il nome “Il granello di senape”: il più piccolo dei semi, ma si sa che da esso nasce un albero così grande da poter accogliere tutti.

Il circolo Anspi della parrocchia di San Raffaele è il luogo abituale dell’incontro mensile. Ci si ritrova di sabato mattina alle 10:30 e con calma, tra un dolcetto ed un caffè, si fa colazione insieme, ci si prende il tempo per salutarsi e raccontarsi la vita che si sta facendo, poi dalle 11:00 un paio di ore a disposizione per quello che è il cuore della mattinata: l’incontro con Gesù Parola, nell’ascolto del Vangelo della domenica che si avvicina.

Il percorso di questo primo anno ha visto i giovani confrontarsi sul senso della propria vocazione. Quello che abbiamo iniziato il mese scorso sarà un percorso orientato alla riscoperta del nocciolo della nostra fede, per farla maturare nel suo essenziale, per sperimentare come l’affidare a Gesù la propria vita sia la chiave di volta per essere significativi nel mondo, per vivere in esso da salvati e per dare questa bella notizia a chiunque incontriamo. Cara comunità, prega per questi tuoi figli!

Elena, Michela, Stefano

 

 

 

Cambio del parroco al Crocifisso

Arrivano i “capitoli” scout

   

Oratorio chiuso per maleducazione?

Oratorio chiuso, don Mazzi fa discutere

 

COLLOQUI COL PADRE (don Stefano Stimamiglio, direttore di Famiglia Cristiana)

 Ho raccolto due fra le varie lettere – che mi sono giunte in merito all’edi­toriale di don Antonio Mazzi sul fatto di cronaca locale legato alla chiusura (temporanea, come si è sa­puto dopo, e non a tempo indeterminato come era stato inteso) dell’oratorio di Cicognara, provincia di Mantova, ma diocesi di Cremona, da parte del locale parroco, don Andrea Spreafico a causa di ripetuti e cattivi comportamenti (dettagliati in un cartellone pubblicato fuori dall’ora­torio) da parte di numerosi utenti, piccoli e grandi.

Don Mazzi, con la sua usuale e da tutti amata verve educativa, criticava la decisione del sacerdote e così scriveva: «Anche io sono molto preoccupato, non per il cattivo contegno dei maleducati, ma per il metodo usato dal prete arrabbiato dell’oratorio. Vivendo, io, tra ragazzi ben più difficili di quelli di Cicognara, non ho chiuso le comunità, ma le ho raddoppiate e ho preparato gli educatori, non i sorveglianti o i custodi. Perché il problema sta tutto qui, cioè nella presenza di adulti preparati che non vengono per “tenere in ordine”, ma per aiutare i giovani a crede­re più nella vita sana, sportiva, educata e amichevole».

Quale atteggiamento avere di fronte alla maleducazione e alla man­canza di rispetto in luoghi aperti a tutti e caratterizzati da un progetto educativo preciso, come quello di un oratorio par­rocchiale?

Tenerlo aperto, aumentando alcune modalità di controllo e investendo in “formazione”; o chiuderlo per un giorno, come poi è successo? Don Andrea ha scel­to la seconda via, aprendo così un interes­sante dibattito. Da quanto si legge nelle cronache locali, ha preso quella grave de­cisione come atto estremo (e «senza nes­suna rabbia», precisa lui) per richiamare con un gesto clamoroso piccoli e grandi a una forma di conversione, invitandoli così a un contegno e a una forma di rispetto adeguati al luogo e alle persone che lo frequentano. Sembra che la scelta abbia pagato: l’oratorio adesso è riaperto.

 

Gentile direttore, vorrei esprime­re un pensiero sulla riflessione di don Antonio Mazzi a riguardo del sacerdote che ha chiuso l’oratorio. A don Mazzi sembra una cosa assurda in quanto nella sua comunità ha dei casi sicuramente molto più gravi, però vorrei far notare che proprio da questa mancanza di educazione nell’oratorio di Cicognara cresceranno quei ragazzi che un giorno saranno accolti da Exodus … Don Andrea Spreafico ha tutto il mio sostegno. PAOLO DA LODI

 

Egregio direttore, scrivo a proposito dell’articolo di don Antonio Mazzi, in riferimento al provvedimento del parroco di Cicognara per la chiusura dell’oratorio. Premetto che non si mette in discussione l’efficacia educativa di don Mazzi all’interno delle comunità dove opera e dove sono presenti ragazzi violenti che hanno ucciso, assaltato banche e stuprato.

Il problema a mio avviso è un altro: esiste ancora l’autorità che legittima il rispetto delle regole, che garantisce l’ordine degli ambienti frequentati, l’uso della civiltà nei comportamenti interpersonali? Il fatto che si giustifichino trasgressioni di ogni tipo all’interno di contesti educativi (anche nella scuola i docenti non possono più proferire critiche, si buttano addosso a loro scarpe e altro) fa comprendere che l’emergenza educativa ha raggiunto livelli insostenibili.

La cosa ancor più grave è che a questi comportamenti lesivi delle buone maniere, si accompagnino comportamenti squalificanti di adulti che, invece di contribuire alla correzione, acuiscono la disattesa di regole.

A don Mazzi direi che ha fatto proprio bene don Andrea Spreafico, parroco di Cicognara, a interdire l’accesso all’oratorio: è venuto il momento di non interpellare gli psicologi o gli psichiatri e neanche i sociologi sulla questione giovanile, ma di rendere ancora credibile e rispettabile chi esercita funzioni educative e formative.

Mi spiace per lei, don Mazzi, non si deve estendere la realtà di una comunità dove lei opera, al contesto di una scuola e tanto meno di un oratorio. GERMANA MALCISI

 

don Andrea Spreafico

I cantieri di Betania. Il Cammino sinodaIe continua.

Il documento della CEI per il secondo anno del Cammino sinodale (leggi)

Preghiera per la pioggia

GRAZIE, SIGNORE, PER LA PIOGGIA

“Dio, nostro Padre, Signore del cielo e della terra (Mat. 11, 25),
tu sei per noi esistenza, energia e vita (At. 17, 28).
Tu hai creato l’uomo a tua immagine (Gen. 1. 27-28)
perché con il suo lavoro faccia fruttificare
le ricchezze della terra
collaborando così alla tua creazione.
Siamo consapevoli della nostra miseria e debolezza:
nulla possiamo senza di te (Cfr. Gv. 15).
Tu, Padre buono, che su tutti fai brillare il tuo sole (Mat. 5, 45)
e cadere la pioggia,
abbi compassione di quanti soffrono duramente
per la siccità che ci ha colpito in questi giorni.
Ascolta con bontà le preghiere a te rivolte
fiduciosamente dalla tua Chiesa (Luc. 4, 25),
come esaudisti le suppliche del profeta Elia (1 Re 17, 1),
che intercedeva in favore del tuo popolo (Giac. 5, 17-18).
Fa’ scendere dal cielo sopra la terra arida
la pioggia sospirata,
perché rinascano i frutti (Ibid. 5, 18)
e siano salvi uomini e animali (Sal. 35, 7).
Che la pioggia sia per noi il segno
della tua grazia e benedizione:
così, riconfortati dalla tua misericordia (Cfr. Is. 55, 10-11),
ti renderemo grazie per ogni dono della terra e del cielo,
con cui il tuo Spirito soddisfa la nostra sete (Gv. 7, 38-39).
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, che ci ha rivelato il tuo amore,
sorgente d’acqua viva zampillante per la vita eterna (Ibid. 4, 14).
Amen”.

San Paolo VI Papa, Angelus del 4/7/1976

Una firma per l’Oratorio al Crocifisso

il numero di codice fiscale da scrivere nel riquadro della Dichiarazione dei Redditi insieme con la tua firma

c.f. 91079210406

PLESION Campo Giovani Azione Cattolica

plesion (=prossimo): Campo ACG (Azione Cattolica Giovani) 2022  ad Asiago 

 

 

Iscrizione Ragazzi ACR

AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI

Il cammino dell’ACR è un cammino dinamico: l’azione, o meglio l’attività, le esperienze
condivise, il gioco, le uscite, la partecipazione alla vita parrocchiale sono gli aspetti
fondamentali della vita del gruppo.
Anche se nella sigla non si vede, si dice Azione Cattolica “DEI” Ragazzi.

Il ragazzo è posto al centro di tale cammino, ne è il vero PROTAGONISTA.

MA CHE COS’È L’AZIONE CATTOLICA?
L’ACR fa parte di una grande FAMIGLIA: l’AZIONE CATTOLICA ITALIANA (AC).
E’ un’associazione di laici impegnati nella Chiesa e nel mondo.
Il cammino dell’AC è così strutturato:
– 9-14 anni: AC-Ragazzi (gruppo 4-5 elementare e gruppo medie);
– 15 – 30 anni: AC-Giovani (gruppo “giovanissimi” biennio, gruppo trienniouniversitari e gruppo giovani);
– > 30anni: AC-Adulti (gruppo adulti).

L’AC, come associazione, prevede un tesseramento annuale, simbolo concreto
dell’ADESIONE al progetto dell’associazione che continua da oltre 150 anni.
Il costo del tesseramento, per l’ACR, è di circa 20 euro e offre, oltre alla copertura
assicurativa, riviste e materiale associativo.
L’associazione si fa carico, per qualsiasi attività che propone, di eventuali difficoltà
economiche delle famiglie e di agevolazioni per più fratelli presenti nell’AC.

COME ISCRIVERSI?

I ragazzi di IV e V elementare e I-II-II media: in ogni momento dell’anno, previo accordo con
gli educatori, possono venire a “provare” l’esperienza in ACR e poi iscriversi, inserendosi
nel gruppo.

SOLO per i ragazzi che frequentano la III elementare: si raccolgono tra Aprile e Giugno le
preiscrizioni, che serviranno per prevedere i numeri del gruppo dell’anno futuro e per poter
contattare gli interessati durante l’estate per informare dell’inizio delle attività.

Chiediamo di segnalare l’intenzione di iscrivere vostro figlio all’ACR compilando il modulo
online che trovate al seguente link: https://forms.gle/o3FUq18UAy1ytEQM8

CONTATTI

Le attività si svolgono presso PARROCCHIA SANT’ANDREA DELL’AUSA (DEL
CROCIFISSO) in Via del Crocifisso 17,Rimini

Responsabile ACR: Annalisa Fiordelisi – 335.236852

Presidente dell’AC parrocchiale: Elena Baiocchi – 349.7553957

Il cammino non finisce in terza media. Dopo l’ACR si “passa” all’ACG, e da Ragazzi si passa
a Giovanissimi, per continuare il percorso con modalità, attenzioni e attività adeguate
all’età.

E DOPO L’ACR?

L’AC non è quindi solo per i ragazzi: possono aderirvi genitori, fratelli e tutta la famiglia!
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La libertà sessuale dei ragazzi.

«La libertà sessuale dei ragazzi. Com’è difficile trovare le parole per parlarne»

Che cosa si può dire ad una ragazza di 18 anni che ti viene a raccontare, con libertà e forse con candore, che è andata a letto alcune volte con un suo coetaneo non per amore, ma per provare. Che dopo di ciò, non lo ha più cercato perché temeva che lui iniziasse a provare qualcosa per lei. E che non può dirlo ai suoi genitori perché, secondo lei, ne farebbero una tragedia esagerata?

Come suora che lavora in oratorio e prova a stare accanto agli adolescenti, mi sono sentita di richiamarla a un esercizio della sessualità più ragionato e meno banale, ma mi sono accorta che le mie parole risultavano stonate anche a me, perché non facevano presa su questa ragazza, per altre cose così matura e profonda.

Mi sembrava di ripetere qualcosa che sì, è giusto e riafferma un valore, ma forse non coglie qualcosa dei ragazzi di oggi. Io ho solo una decina di anni più di questa ragazza, ma stento a trovare le parole giuste. (suor Cristina)

 

risponde Fabrizio Fantoni, Psicologo e psicoterapeuta (su F.C. 8/2022)

Cara suor Cristina, è già un bene che questa ragazza sia venuta a parlarle, forse sentendo che avrebbe trovato in lei un’ascoltatrice attenta e sensibile, prima ancora che un adulto che dice la sua, anche a fin di bene.
Questa ragazza ha capito che lei l’avrebbe ascoltata fino in fondo, senza interromperla e senza dare giudizi. Perché solo con questo nostro silenzio senza interruzioni possiamo pensare che i ragazzi saranno poi disponibili ad ascoltare quanto gli diremo.
Perché questa adolescente è venuta a raccontarle la sua storia?
Forse per mettere ordine nei suoi pensieri, forse perché ha intuito che la comunicazione attraverso il sesso può attivare sentimenti ed emozioni intensi che vanno oltre il piacere fisico e la novità dell’esperienza. Tant’è che si è ritirata quando si è accorta che il ragazzo iniziava a sentire per lei un’attrazione non solo sessuale.
Proprio da questo forse si può partire per rendere più vicino a questa ragazza l’invito a una sessualità “meno banale”, come lei giustamente sottolinea.
I gesti del sesso sono “parole” forti e intense, rivolte a un’altra persona. Sono incontro con una persona fisicamente e mentalmente differente.
Che cosa voleva dire questa ragazza? Ha tenuto conto che quanto lei comunicava a quel ragazzo poteva diventare l’occasione per uno scambio profondo? Che in quei momenti guardarsi negli occhi apre una prospettiva più ampia che si può cogliere soltanto se lo scambio riguarda anche i sentimenti reciproci?
Allora con questa ragazza si può cercare di ricordare che il piacere provato, che sembra già grande, può esserlo molto di più se si colloca all’interno di una prospettiva di amore: una conoscenza profonda dell’altro, uno scambio di pensieri e di emozioni, una scelta reciproca, non confinata nello spazio angusto dei pochi giorni trascorsi insieme.
Allora forse si aprirà in questa ragazza una prospettiva differente: una disponibilità alla riflessione morale, una rinnovata profondità.

Pellegrinaggio degli adolescenti dal Papa

#seguimi

Il giorno di Pasquetta, lunedì dell’Angelo, anche i ragazzi del Crocifisso sono in pellegrinaggio per incontrare Papa Francesco insieme agli adolescenti di tutta Italia.

 

Mercatino delle meraviglie

Il gruppo che anima la Caritas parrocchiale è lieto di annunciare la prossima apertura del

MERCATINO DELLE MERAVIGLIE

dove ognuno potrà trovare bellissimi oggetti e accessori di abbigliamento da poter acquistare in vista dello scambio di doni del Natale.

Il Mercatino rimarrà aperto sabato 11 e domenica 12 dicembre prossimi presso la Sala del Ricamo.
Accoglieremo i visitatori prima e dopo ogni messa, a partire dalla prefestiva di sabato 11, per mostrare originali manufatti di qualità realizzati dalle volontarie del Centro Italiano Femminile appositamente per la nostra Caritas parrocchiale.

Il ricavato della vendita degli articoli sarà infatti destinato a supportare le attività a favore delle famiglie bisognose della nostra comunità.

Confidenze di una mamma (di un figlio scout)

Oggi mio figlio prende la Partenza, e io ho nel cuore un groviglio di emozioni che non so districare.

In questi 10 anni ho fatto anch’io un cammino, e mentre lui imparava a fare lo zaino, io cercavo di svuotare il mio. Non è stato facile, non lo è stato per niente. Ho dovuto svuotarlo dall’ansia di vederlo partire, di non poterlo sentire al telefono se non saltuariamente e velocemente.

Ho dovuto sopportare l’angoscia di ogni hike (escursione), e per fortuna l’ho sempre saputo dopo, quando oramai la cosa era fatta,  lui era sano e salvo.

Ho dovuto restare zitta e fare un passo indietro davanti a certe decisioni dei capi che non capivo e non condividevo.

Ho dovuto spogliarmi di quella convinzione per cui noi genitori dobbiamo essere l’unico punto di riferimento nell’educazione dei nostri figli, e accettare che altri intervenissero, decidessero, consigliassero. E ho capito col tempo che questa era una ricchezza grande, un aiuto, soprattutto nell’età in cui i genitori non si ascoltano “a prescindere”.

Ho dovuto trasportare adolescenti maleodoranti al ritorno dal campo, tenendo i finestrini aperti anche in pieno inverno, vincere il ribrezzo degli insetti al momento di svuotare lo zaino (operazione da fare rigorosamente sul balcone!), perdere il conto dei calzini persi, di mutande sconosciute, di magliette inutilmente etichettate, di un sacco a pelo finito chissà dove…

Ho imparato a cucinare un dolce per la colazione di tutti la domenica mattina, perché le cose si fanno per tutti e non solo per tuo figlio, e questa in verità è una cosa bellissima …

In questo zaino vuoto ho infilato la fiducia nei capi, ai quali ho affidato mio figlio, la cosa più preziosa che ho. Lui è stato fortunato, perché ha trovato gente in gamba, ma io all’inizio non lo sapevo.

E poi la gratitudine per la loro passione, per l’impegno, per lo sguardo attento, per l’ascolto, per le parole dette, per i cazziatoni, per le pacche sulle spalle anche quando le cose non erano proprio precise, per l’ostinazione che li porta a provarci sempre, ancora una volta, e poi ancora …

E alla fine ho messo nel mio zaino la fierezza di essere la madre di uno scout.

Sì, la fierezza. Perché guardo mio figlio e guardo come sta crescendo, e guardo i suoi amici… E sono tutti così belli che ti danno fiducia nel domani, e li senti vivi, vibranti, anche quando fanno gli scemi, e vedi che sono come fratelli, che hanno il coraggio di donarsi, di sporcarsi le mani, di raccontarsi uno all’altro, di aprire il cuore con la certezza di essere ascoltati e custoditi. Perché davanti al fuoco, sotto le stelle, durante il cammino, nella fatica e nella difficoltà di impegnarsi, si sono scambiati le vite, le paure, le stanchezze… ma anche le risate, i giochi incomprensibili per noi “gente normale”, i racconti di imprese che diventano ogni volta più eroiche e inverosimili…. e questa intimità è un collante potente, è famiglia…

Qualche tempo fa mi ha detto che gli servivano nuovi scarponi e io, mentre cucinavo dandogli le spalle, gli ho risposto distrattamente che sì, potevamo comprarli, ma sarebbe stato un peccato spendere dei soldi per un altro paio di uscite. “Ma io continuo, mamma”, mi ha detto, come se fosse cosa scontata. L’ho abbracciato forte, gli ho detto che ero tanto contenta, ma quando è uscito dalla cucina ho cominciato a piangere con il cuore che mi scoppiava di gioia.

Ci speravo tanto, avevo pregato tanto, ma lui questo non doveva saperlo perché dovevo lasciarlo libero (e comunque avrebbe deciso lui) …

Io non so quale sarà la sua strada, non so quale sarà il senso che darà alla sua vita. Ma oggi sono felice, e fiera di quello che negli anni è diventato, grazie al lavoro che sta facendo su se stesso, e grazie ad ognuno di voi, che non lo avete mollato mai…

Spero che sia capace di darsi al prossimo, di amare e servire, che per me è l’essenza dell’essere cristiani, e che sia capace di trasmettere quello che ha ricevuto, con generosità, passione, gioia.

Spero che questa resti la sua famiglia, che incontri persone belle, che faccia esperienze forti, e che impari a volare alto quando le cose saranno difficili, e i rapporti complicati.

Grazie, comunque vadano le cose nei prossimi anni. Perché avete aiutato anche me a crescere, o almeno a provarci.


pubblicato sulla pagina FB Fedeli e ribelli

Giornata Mondiale Giovani 2021

Ed eccoci a GET UP 20-21!

“Alzati ti costituisco testimone di quel che hai visto” At 26,16

Per i giovani tra i 18 e i 35 anni.

Ci vediamo sabato 20 Novembre alle 18:00 in via Covignano, 259 (Rimini)

Vi fermate a dormire in stile GMG? Poi la colazione ve la offriamo noi!
Il 21 Novembre mattina vivremo il momento conclusivo della GMG 2021 con la messa insieme animata dal coro di Pastorale Giovanile!

Contributo di 12€ se non ti fermi a dormire
Contributo di 15€ con pernottamento e colazione!
Necessario greenpass.

Vi aspettiamo!

Iscrizioni aperte sul sito https://chiesa.rimini.it/giovani/get-up-gmg-2021/