Solenne Veglia Pasquale

Processione e S. Messa ore 11 delle Palme

Messa di Natale scout con raccolta viveri per Caritas

Messa di Natale dei tre branchi scout (coi genitori) con raccolta viveri per la Caritas (22 dicembre)

 

Natale è… un grande dono

Cambio del parroco al Crocifisso

Non scappare dalle persone che soffrono

NON SCAPPARE DALLE PERSONE CHE SOFFRONO

A volte ci avviciniamo a coloro che soffrono,
ma nei nostri cuori c’è una ribellione che acceca
e ci impedisce di vedere la luce di Gesù nella persona che soffre.

A volte possiamo utilizzare i poveri come oggetto della nostra carità
o della nostra competenza professionale
per affermare il nostro valore, per manifestare la nostra gloria.

Fratello mio, sorella mia,
queste poche righe vogliono dirti di non scappare dalle persone che soffrono e che sono ferite.
Osa avvicinarle, toccarle. Osa entrare in comunione con loro.

Allora scoprirai dentro di te e dentro di loro una sorgente di vita, dei semi di risurrezione.
È il grande segreto di Gesù e del suo Vangelo.

In ogni persona, non importa se ferita, indurita, autoritaria, crudele,
apparentemente chiusa a Dio e peccatrice,
c’è una sorgente nascosta di acqua viva pronta a zampillare.

Se tu cammini con Gesù su questa strada,
ti condurrà verso il povero, il debole, l’isolato e l’oppresso,
senza paura né disperazione,
senza collera né ribellione,
senza teorie né soluzioni belle pronte,
senza sensi di colpa né sentimenti di impotenza.

Per farti gustare la pace che nasce dalla comunione dei cuori
Gesù ti rivelerà il senso nascosto della sofferenza e delle tenebre
e come la gioia può sgorgare da tutto ciò che è ferito e spezzato.

Ti rivelerà che lui stesso è nascosto nel povero, nel debole e nell’oppresso.
Ti rivelerà che è nascosto anche nel povero, nel debole e nell’oppresso che è in te.
Ti rivelerà come riscoprire, rinnovare ricostruire e ricevere questa comunione d’amore e di fedeltà
che è l’origine e la sorgente di ogni vita, dell’unità e della pace.
Te lo farà scoprire come un seme piccolo, piccolo, capace di crescere per rinnovare il mondo.

Se vuoi, camminiamo insieme su questa strada;
con i nostri fratelli e sorelle che soffrono
in questo mondo diviso camminiamo insieme, con Gesù, nostro fratello prediletto,
per scoprire che è una strada di speranza.

 


Commento al Vangelo di Marco 7,31-37
su: LaParola.it (11 febbraio 2022 – B.V. Maria di Lourdes)
(di Francesca Favero)

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

Mercatino delle meraviglie

Il gruppo che anima la Caritas parrocchiale è lieto di annunciare la prossima apertura del

MERCATINO DELLE MERAVIGLIE

dove ognuno potrà trovare bellissimi oggetti e accessori di abbigliamento da poter acquistare in vista dello scambio di doni del Natale.

Il Mercatino rimarrà aperto sabato 11 e domenica 12 dicembre prossimi presso la Sala del Ricamo.
Accoglieremo i visitatori prima e dopo ogni messa, a partire dalla prefestiva di sabato 11, per mostrare originali manufatti di qualità realizzati dalle volontarie del Centro Italiano Femminile appositamente per la nostra Caritas parrocchiale.

Il ricavato della vendita degli articoli sarà infatti destinato a supportare le attività a favore delle famiglie bisognose della nostra comunità.

Apertura Centro di Ascolto Caritas

COMUNICATO CARITAS PARROCCHIALE 14 NOVEMBRE 2021

In occasione della 5ª GIORNATA MONDIALE DEI POVERI i volontari della Caritas parrocchiale desiderano in primo luogo ricordare quanto riaffermato con forza da Papa Francesco nel messaggio dedicato a questa giornata:

“I poveri sono segno concreto della presenza di Gesù in mezzo a noi […] E’ necessario che tutti ci lasciamo evangelizzare da loro […] Siamo chiamati a scoprire Cristo in loro, […]ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli […] Quello che lo Spirito mette in moto non è un eccesso di attivismo, ma prima di tutto un’attenzione rivolta all’altro considerandolo come un’unica cosa con se stesso”

Stimolata dalle parole del Papa e dalla lettura della realtà attuale la Caritas parrocchiale è lieta di comunicare che a partire da mercoledì prossimo, 17 novembre, riaprirà il Centro di ascolto parrocchiale, per ricevere le richieste di aiuto da parte di chi desidera assistenza dalla comunità.

Il Centro di ascolto parrocchiale sarà aperto ogni MERCOLEDÌ
presso la segreteria parrocchiale dalle 15 alle 17.

CHIUSO nei mesi di LUGLIO e AGOSTO.

Riapre il 6 settembre

 

Ricordando la raccolta programmata come di consuetudine per l’ultima domenica, il 28 novembre, la Caritas desidera anche fare due richieste specifiche: forniamo ai nostri amici assistiti prodotti per l’igiene personale, in particolare shampoo, bagnoschiuma e dentifrici e permettiamo a loro e ai loro bambini di festeggiare il Natale aggiungendo nel pacco anche dolciumi natalizi.

Chi di voi conoscesse poi la possibilità di procurare panettoni a un prezzo di favore è pregato di contattare i volontari della Caritas per fornire eventuali indicazioni.

Lugoj (Romania) si chiude

Riporto l’ultima e-mail ricevuta da Lugoj (Romania) il 12/05/2021 dopo la segnalazione che il bonifico da me fatto al solito conto bancario non era andato a buon fine:

Buongiorno Don Roberto (?), grazie del suo interesse per i nostri poveri. Putroppo abbiamo da poco chiuso la nostra attivita a Lugoj. E anche la comunita. Ma abbiamo aperto da due anni un altr casa a Oravița, non molto montano da Lugoj. Li abbiamo un centro rezidențiale per le famiglie con bambino vittime della violena domestica. Se lei vuole puo mandate li il ricavato. Ce ne tanto bisogno anche li. In allegato trova i danti bancare. La superiora della comunita și chiama se Tereza Hortolomei. Îl suo Nr di telefono è….
Grazie ancora. Il Signore benedica la sua vita.

Con rispetto sr Mihaela Branici


UN PO’ DI STORIA

Stampa locale: il Ponte, capodanno 2009

Stampa locale: Corriere Romagna dicembre 2008

 

 

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La caritas parrocchiale

Presentiamo a tutta la comunità parrocchiale lo Statuto della Caritas Parrocchiale del Crocifisso. Si accolgono volentieri osservazioni e suggerimenti per migliorare uno strumento che intende richiamarci ad uno stile evangelico ad ampio raggio.

Statuto della Caritas Parrocchiale del Crocifisso

Proposte per una Quaresima di carità

Caritas – Un posto per loro

OFFERTE PARROCCHIA DEL CROCIFISSO 

19-20 dicembre 2020

1.630,00

 

solidarietà scout

Nei giorni scorsi le unità scout del Rimini3 hanno raccolto generi alimentari presso diversi supermercati. Ora si prepara la distribuzione alle famiglie seguite dalla Caritas Parrocchiale.

reparto Alastor (Rimini3) in servizio di carità

Una domenica speciale di servizio per gli scout del Reparto Alastor del Rimini3.
Dopo avere partecipato insieme alla Messa sono partiti in bici
per consegnare, a domicilio, alimenti alle famiglie seguite dalla Caritas parrocchiale del Crocifisso.

preparazione pacchi caritas per le famiglie

Tutto pronto per la distribuzione di alimenti alle famiglie che ne hanno bisogno. Alcune operatrici della Caritas parrocchiale hanno lavorato tutto il pomeriggio per preparare le quantità da consegnare giovedì 10 settembre.

 

Rendiconto Caritas I semestre 2019

Un primo bilancio per la Caritas della nostra parrocchia nel semestre 2019 appena concluso.

Cosa vuol dire un “rendiconto”, in questo caso: i numeri ci aiutano a comprendere quanto sono concrete le necessità a cui le offerte devolute alla Caritas Parrocchiale vanno incontro.


La Caritas trasloca

La Caritas parrocchiale cambia piano! Una nuova sede per il deposito degli alimenti per le famiglie in difficoltà, più spazioso e più pratico per gli operatori.

Grazie ai ragazzi del noviziato degli ScoutRN3 per l’aiuto.

 

Camperisti a Camerino

Operazione “Rimini chiAMA Camerino”   si può dire che sia nata il 30 di Settembre 2017, quando in quattro persone ci siamo recati a Camerino, in occasione del decimo weekend  arancione organizzato dalla rivista “PLEIN AIR”.

Il nostro intento era per  vedere, capire… Appena  rientrati a Rimini ci siamo messi in azione coinvolgendo la nostra parrocchia, quella del Crocifisso.

Migrante a chi?

Una famiglia speciale per una parrocchia accogliente

Da circa due mesi la nostra comunità accoglie una famiglia di rifugiati seguendo l’invito di papa Francesco a riconoscere in loro la Santa famiglia di Nazaret nel momento in cui è costrett a a farsi profuga per poter sopravvivere. Molte le domande che sono state rivolte in merito ai volontari direttamente coinvolti in questa iniziativa nota col nome di “Parrocchia accogliente”. Le riportiamo con le risposte, affinché tutti i parrocchiani partecipino a questa bella esperienza. In un prossimo articolo speriamo di riuscire a dar voce direttamente alla famiglia che abbiamo accolto.

Come siete riusciti ad attuare l’esortazione di papa Francesco così rapidamente?

profughiRoberto – Il merito è dei parroci della nostra zona pastorale che già a novembre hanno deciso di aderire alla richiesta del papa e alla Caritas diocesana che ha elaborato il progetto di accoglienza dei profughi. Don Paolo ha subito presentato il progetto al Consiglio Pastorale e, data l’approvazione immediata, ha reperito un appartamento idoneo in affitto e comunicato alla Caritas la nostra disponibilità ad accogliere una famiglia di profughi.

E’ stato difficile trovare volontari? Quante persone sono coinvolte in questo progetto?

Mirella – I volontari si sono offerti subito e hanno aderito con entusiasmo coinvolgendo a loro volta altre persone. Attualmente siamo una ventina, ognuno con un compito specifico perché l’organizzazione è necessaria: Roberto è il coordinatore responsabile, poi c’è chi si occupa della burocrazia, chi dell’aspetto medico-sanitario, chi dell’insegnamento della lingua italiana, chi della amministrazione, chi della spesa, dei trasporti e della cura della casa. Comunque, nonostante i tempi di crisi, reperire i fondi, la casa e tutto quanto occorreva per questa accoglienza ci ha fatto sperimentare che c’è ancora tanta solidarietà!

Roberto – Abbiamo visto agire la Provvidenza: tutto quello che ci è servito è arrivato spesso accompagnato da un sorriso. Tempo, risorse, competenze si sono coagulate, forse con qualche sacrificio, ma sicuramente con tanta gioia.

E poi, eccoli qua!

Dyella –  Il cinque marzo è stata una giornata che non dimenticheremo! Finalmente il nostro entusiasmo ha incontrato questa bella famiglia giovane, di origine sudanese. Kaled è il papà, Almaz la mamma, Samar e Asil sono le due bimbe. Il loro sorriso scampato a tante grandi difficoltà ha ripagato da subito il nostro impegno. Li abbiamo accolti con un ricco aperitivo dove abbiamo condiviso molte emozioni, oltre al cibo.

Quali sono le maggiori difficoltà che avete incontrato e quali problemi vi trovate ad affrontare?

profughi 2Martina – Abbiamo subito capito che l’ostacolo da rimuovere immediatamente è quello linguistico. Almaz conosce l’inglese, oltre alla lingua etiope e all’arabo, mentre Kaled parla solo arabo. Questo significa che la moglie deve spesso tradurre al marito ciò che noi diciamo e per lui questo è frustrante. Attualmente io e Mary cerchiamo di insegnare loro nel modo più semplice possibile la nostra lingua e loro sono molto volenterosi, ma il percorso è lungo. Per fortuna Valentina si presta spesso a tradurre dall’arabo e inoltre da qualche giorno Kaled ha cominciato anche un corso di base ed è uno studente modello.

Manuela – Da mamma, non posso fare a meno di riconoscere in loro l’inesperienza dei miei figli e quindi mi prendo cura degli aspetti pratici della vita quotidiana. Attraverso questi piccoli gesti stiamo costruendo un rapporto di affetto e fiducia e spero che presto, superata la fase del bisogno, siano in grado di poter esprimere a parole, come già fanno con i gesti, tutte le belle qualità che hanno.

Mary – Tra qualche mese, quando il progetto terminerà, dovranno camminare con le loro gambe, quindi la mia preoccupazione è di far capire loro cosa sia veramente importante per farcela ed essere autonomi. Alle volte resto spiazzata da alcune loro ingenuità spesso generate dall’immagine distorta e dorata che danno i mass media della nostra società. Come gruppo cerchiamo di far capire loro che anche qui, seppure a riparo da guerre e carestie, vivere onestamente e con dignità è una sfida quotidiana. Così li informiamo sui costi dei vari beni e dei servizi, spieghiamo loro quanto sia difficile il mondo del lavoro, insomma cerchiamo di renderli consapevoli delle fatiche che li attendono perché siano pronti ad affrontarle.

Come è organizzata la loro giornata?

Samuele – Al mattino hanno lezione di italiano o a casa o a scuola. Samar è stata subito inserita alla scuola materna ed è stato un vero successo. Noi ci alterniamo in modo da accompagnarli nei diversi giri presso medici e uffici, oppure li aiutiamo a risolvere le piccole difficoltà quotidiane. Ma se non ci sono particolari incombenze, stiamo in loro compagnia e giochiamo con le bimbe che sono irresistibili!

Giorgia – Mentre hanno imparato subito a fare la spesa, devono impratichirsi con i mezzi pubblici così l’altra mattina l’abbiamo dedicata a questo. Mentre Kaled già sfreccia in bici per le strade di Rimini, Almaz dovrà imparare… insomma non ci annoiamo!

Cosa vi sta insegnando questa esperienza?

Mirella – Che non bisogna mai temere le differenze perché siamo stati fatti a Sua immagine e somiglianza, quindi ognuno di noi svela un aspetto dell’amore infinito che ci ha voluti qui.

Roberto – Che la gioia vera consiste più nel dare che nel ricevere, perché dando si diventa veramente più ricchi. Di umanità, si intende, e non è poco.