Nuovi “Ministri” in comunità

Domenica 25 novembre, alle ore 17,30 in Cattedrale il Vescovo Francesco istituirà nuovi Ministri laici, che svolgeranno il loro ministero (accoliti, lettori, ministri straordinari dell’eucaristia,…) nelle loro parrocchie.

Dalla nostra comunità, saranno istituiti:

Accoliti: Paolo, Claudio e Marco T.

Ministri straordinari della Comunione: Eleonora e Antonella.

Lettore: Marco E. (seminarista).

Siamo vicini a loro con la preghiera e con l’affetto. Alle ore 19.30 seguirà un piccolo “apericena” nel nostro teatro parrocchiale. Invitiamo quanti vorranno a partecipare alla celebrazione e al momento di festa.

 

Da “NOI del Crocifisso di Ottobre 2018”, a cura di Don Renato.

Nella nostra parrocchia ci sono già molte persone che svolgono servizi per la liturgia e per la comunità, chiamiamoli “facilitatori” della vita comunitaria. Un nuovo gruppetto di volontari si unirà a loro e il 25 novembre prossimo riceveranno dal Vescovo il “ministero” (=servizio) di Accolito o di Ministro Straordinario della Comunione. Abbiamo fatto con loro una chiacchierata, come in famiglia.

Perché stai facendo questa scelta?
Perché è una chiamata. Ti senti dentro il desiderio di servire, hai ricevuto un dono e lo vuoi donare agli altri. A me è stato proposto e io ho visto in questo come una chiamata da parte del Signore. Ci ho riflettuto sopra e mi sono detta: io voglio dire di sì al Signore.

Una chiamata per che cosa?
A servire la propria comunità, a servire come Gesù ci ha insegnato, perché non sei tu a dover essere servito, ma la tua comunità. Ti devi rendere utile in qualsiasi forma. Nel nostro caso noi ci metteremo a servizio del Signore nella liturgia, verso gli anziani e in altri servizi che saremo chiamati a fare nella nostra comunità. Inoltre in questo periodo, anche di studio, abbiamo capito che tutto quello che studiamo produce una intimità più profonda, un dialogo più profondo con il Signore insieme con il servizio.

Per fare questi servizi è necessario studiare?
Anche. Bisogna anche studiare per il semplice fatto che non è tutto scontato: bisogna ascoltare qualcuno che te lo spiega, cercare di immedesimarsi nel motivo per cui lo si fa, nel senso che ognuno di noi dà a quello che stiamo facendo, e soprattutto c’è il fatto della gratuità: come il Signore si è donato a noi, io cerco di donare la mia vita agli altri.

Ma non hai anche altri impegni e occupazioni?
Certamente ho anche troppo da fare: lavoro, famiglia, figli… Mia moglie è contenta per l’impegno, ma certamente bisognerà essere attenti per far collimare tutti gli impegni con quelli familiari senza trascurare niente. Da quando ho iniziato questo cammino ho scoperto che il Signore mi aiuta e riesco a fare molto di più di quello che facevo prima.

Come pensate di esercitare il vostro ministero?
Nell’appartenza alla parrocchia e seguendo le indicazioni della parrocchia insieme al gruppo dei ministri che c’è già. Siamo contenti di far parte di questa comunità che valorizza il cammino personale.