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Festa di apertura dell’anno pastorale

Martedì in parrocchia (per bambini, ragazzi, giovani)

Campo elementari

Prima comunione e Cresima – si cambia

Domenica 5 maggio 35 bambini all’ultimo anno di catechismo, detto anno dei Sacramenti, hanno ricevuto la Prima Comunione e la Cresima.

Questo è stato l’ultimo anno in cui nella nostra parrocchia i bambini hanno ricevuto la Prima Comunione e la Cresima in un’unica celebrazione, infatti dal prossimo anno si è optato per dividere i due sacramenti: in quarta elementare la Comunione e in quinta la Cresima. È una scelta che permette ai bambini di avvicinarsi alla Cresima avendo già sperimentato cosa significa stare in comunione con Gesù, così la loro partecipazione alla messa si avvia ad un significato più profondo.

Prima comunione e Cresima – continuiamo insieme

Domenica 5 maggio 35 bambini all’ultimo anno di catechismo, detto anno dei Sacramenti, hanno ricevuto la Prima Comunione e la Cresima.

Anche i genitori sono stati coinvolti attraverso delle proposte a momenti di riflessione e convivialità che cercano di intercettare quel desiderio di sperimentare la parrocchia come un posto in cui sentirsi a casa. La semplicità delle proposte e la presenza costante, in termini di vicinanza e di affetto dei nostri sacerdoti ha proprio agevolato questo processo in un circolo virtuoso.

Ora per i ragazzi e i loro genitori si è aperta la possibilità di conoscere la loro comunità più da vicino e di avere una proposta educativa e ricreativa che non finisce con i Sacramenti, ma ci auguriamo che possa avere un seguito con il Gruppo medie e/o all’interno dei gruppi Scout e di Azione Cattolica.

Vieni e vedi – serate di catechesi

Anniversari di matrimonio

Solenne Veglia Pasquale

Processione e S. Messa ore 11 delle Palme

Carnevale delle invenzioni

Tombola dei Re Magi

Veglia di Natale organizzata dal gruppo famiglia

Festa al Crocifisso 2023

Mese di maggio

Anniversari di matrimonio

Via Crucis dei bambini

Carnevale della zona pastorale

Una firma per l’Oratorio al Crocifisso

il numero di codice fiscale da scrivere nel riquadro della Dichiarazione dei Redditi insieme con la tua firma

c.f. 91079210406

La libertà sessuale dei ragazzi.

«La libertà sessuale dei ragazzi. Com’è difficile trovare le parole per parlarne»

Che cosa si può dire ad una ragazza di 18 anni che ti viene a raccontare, con libertà e forse con candore, che è andata a letto alcune volte con un suo coetaneo non per amore, ma per provare. Che dopo di ciò, non lo ha più cercato perché temeva che lui iniziasse a provare qualcosa per lei. E che non può dirlo ai suoi genitori perché, secondo lei, ne farebbero una tragedia esagerata?

Come suora che lavora in oratorio e prova a stare accanto agli adolescenti, mi sono sentita di richiamarla a un esercizio della sessualità più ragionato e meno banale, ma mi sono accorta che le mie parole risultavano stonate anche a me, perché non facevano presa su questa ragazza, per altre cose così matura e profonda.

Mi sembrava di ripetere qualcosa che sì, è giusto e riafferma un valore, ma forse non coglie qualcosa dei ragazzi di oggi. Io ho solo una decina di anni più di questa ragazza, ma stento a trovare le parole giuste. (suor Cristina)

 

risponde Fabrizio Fantoni, Psicologo e psicoterapeuta (su F.C. 8/2022)

Cara suor Cristina, è già un bene che questa ragazza sia venuta a parlarle, forse sentendo che avrebbe trovato in lei un’ascoltatrice attenta e sensibile, prima ancora che un adulto che dice la sua, anche a fin di bene.
Questa ragazza ha capito che lei l’avrebbe ascoltata fino in fondo, senza interromperla e senza dare giudizi. Perché solo con questo nostro silenzio senza interruzioni possiamo pensare che i ragazzi saranno poi disponibili ad ascoltare quanto gli diremo.
Perché questa adolescente è venuta a raccontarle la sua storia?
Forse per mettere ordine nei suoi pensieri, forse perché ha intuito che la comunicazione attraverso il sesso può attivare sentimenti ed emozioni intensi che vanno oltre il piacere fisico e la novità dell’esperienza. Tant’è che si è ritirata quando si è accorta che il ragazzo iniziava a sentire per lei un’attrazione non solo sessuale.
Proprio da questo forse si può partire per rendere più vicino a questa ragazza l’invito a una sessualità “meno banale”, come lei giustamente sottolinea.
I gesti del sesso sono “parole” forti e intense, rivolte a un’altra persona. Sono incontro con una persona fisicamente e mentalmente differente.
Che cosa voleva dire questa ragazza? Ha tenuto conto che quanto lei comunicava a quel ragazzo poteva diventare l’occasione per uno scambio profondo? Che in quei momenti guardarsi negli occhi apre una prospettiva più ampia che si può cogliere soltanto se lo scambio riguarda anche i sentimenti reciproci?
Allora con questa ragazza si può cercare di ricordare che il piacere provato, che sembra già grande, può esserlo molto di più se si colloca all’interno di una prospettiva di amore: una conoscenza profonda dell’altro, uno scambio di pensieri e di emozioni, una scelta reciproca, non confinata nello spazio angusto dei pochi giorni trascorsi insieme.
Allora forse si aprirà in questa ragazza una prospettiva differente: una disponibilità alla riflessione morale, una rinnovata profondità.

Ha 14 anni e non ci ascolta più

«HA 14 ANNI E NON CI ASCOLTA PIÙ. VORREMMO CHE ANDASSE DALLO PSICOLOGO»

Vorremmo che nostra figlia di 14 anni andasse da uno psicologo, perché non ci ascolta più. Da un anno circa non è più la stessa. Da bambina era brava e ci ubbidiva. Adesso invece è sempre nervosa, ci risponde male per ogni cosa. Non si riesce a farle fare niente in casa, anzi sembra che le sia tutto dovuto. Lascia in giro gli abiti, non distingue tra quelli usati sporchi e quelli lavati e stirati. Vuole solo uscire, o stare al cellulare tutto il giorno. Si veste come vuole lei, anche se noi genitori pensiamo che sia esagerata e non siamo d’accordo. Per non dire della scuola: è in prima superiore, ma non lo vediamo mai studiare. Forse uno psicologq. lo farebbe ragionare un po’. Lei cosa ne dice?  (LORENA)

risponde Fabrizio Fantoni, Psicologo e psicoterapeuta, 3 figli

Cara Lorena, innanzi tutto va chiarito che lo psicologo non è il prolungamento dei genitori, che può convincere un adolescente là dove i genitori non riescono a farsi ascoltare, perché ha un linguaggio o delle tecniche “speciali” e particolarmente convincenti.

Lo psicologo serve quando bisogna cercare il senso dei comportamenti, con l’adolescente e i suoi genitori.

Serve, ad esempio, per capire che cosa l’adolescente sta comunicando a mamma e papà, alla luce di un duplice movimento: da un lato, c’è la presa di distanza dall’infanzia, che appare contemporaneamente come un’età da superare nettamente per diventare grandi, ma anche come una specie di “età dell’oro” in cui si viveva più facilmente.

Da questo punto di vista, vostra figlia, anziché crescere, sembra regredire a una condizione in cui pensa nardsisticamente di poter ottenere tutto, come se fosse ancora “Sua Maestà il bambino”.

Dall’altro lato, c’è la crescita e la definizione della ragazza che vuole diventare aperta alle amicizie, con un carattere dominante.

Forse vostra figlia si immagina come una persona che non obbedendo ai genitori, è libera da ogni vincolo. Come se essere adulti significasse fare quel che si vuole.

È necessario, invece, chiarire che diventare adulti significa entrare in una logica di scambio, in cui si riceve per quel che si dà: a scuola, al lavoro e anche nelle relazioni. A partire dalla famiglia.

Se non si dà qualcosa, non si può ottenere ed è forse da questa considerazione che dovreste partire nel rivedere i vostri atteggiamenti educativi.

Che cosa state dando a vostra figlia, sul piano degli affetti e su quello della partecipazione alla vita di famiglia?
E che cosa le state chiedendo? Tutto questo è cambiato rispetto a quando era bambina, o siete ancora fermi a considerarla come tale?
Lo psicologo può entrare in questa dinamica come una figura “terza” per capire insieme a voi le dinamiche profonde in gioco e le resistenze al cambiamento.

Il compito di farvi ascoltare da vostra figlia, però, rimane vostro.

(tratto da Famigia Cristiana n.3/2022)

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Primo incontro Gruppo famiglie (qui i dettagli)

Ciao a tutti, vi aspettiamo domenica 13 ottobre con il primo incontro dedicato alle famiglie.
Dalle 9 alle 11 saremo nella sala del ricamo per colazione insieme e primo momento di confronto e programmazione dell’anno.
La colazione la prepariamo noi😊.

Cate, Marco, Carla e Stefano

Incontro Gruppo famiglie giovani (qui i dettagli)

Incontro dedicato alle famiglie giovani.
Possibilità di babysitter per i bimbi e cena insieme.

Utilizzeremo come traccia per l’incontro il libro “Crisi di coppia (come uscirne in 10 mosse)” di Marco Scarmagnani.