TRE GG DI SANT’ANDREA – SECONDO GIORNO

TRE GG di SANT’ANDREA apostolo

28-29-30 NOVEMBRE


SECONDO GIORNO

 

Sant’Andrea apostolo: la scelta di affidarsi a Gesù

L’evangelista Giovanni riporta tre episodi nei quali appare la figura dell’apostolo Sant’Andrea. Da questi tre avvenimenti è possibile tracciare la missione di un cristiano, la modalità con cui relazionarsi con Cristo e l’amore con cui accogliere ogni persona nella vita della Chiesa.

Il secondo episodio che riguarda la vita dell’apostolo Andrea è quello della moltiplicazione dei pani.

Dal Vangelo secondo Giovanni (6, 4-13)

Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli, infatti, sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».  Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

Andrea ha ascoltato l’invito di Gesù di dare loro stessi da mangiare alla folla stanca ed affamata. Andrea aveva ascoltato la risposta di Filippo, il quale aveva constatato la poca disponibilità economica per garantire un pasto per tutti.

Le parole di Filippo non scoraggiarono Andrea, il quale, invece di demoralizzarsi, alzò lo sguardo per vedere quello che ognuno possedeva e dicendo a Gesù con semplicità e fede: “C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?” (Gv 6,9).  Andrea, dopo aver visto e riconosciuto in Gesù di Nazareth il Messia, ora vede un ragazzo, il quale, umanamente parlando, possiede poche risorse, ma ritiene che egli possa offrire il suo contributo per sfamare la folla.

Andrea ci invita a scoprire l’enorme potenzialità dei giovani quando sono affidati nelle mani del Signore.

Constatiamo con amarezza e dispiacere che le nuove generazioni abbandonano la vita della comunità ecclesiale, perché distratti da tante voci assordanti che li spingono all’individualismo e all’autosufficienza. Affidare il talento dei giovani a Cristo e alla Chiesa conduce a valorizzare le loro potenziali risorse a servizio del bene comune.

Il nostro Continente ha chiuso gli occhi ai bisogni e alle richieste dei giovani, i quali sono portatori di vitalità, di novità e di entusiasmo, ma sono intrappolati in disonesti meccanismi che favoriscono sempre le stesse categorie di persone, svantaggiando una enorme fascia della popolazione meno abbiente.

A distanza di duemila anni, Andrea vuole consigliarci la ricetta per far ripartire la speranza di un mondo che ha perso fiducia nel futuro: condividere quel poco che si possiede per soddisfare i bisogni della propria comunità.

Questa semplice indicazione segnerebbe l’inizio di un integrale progresso umano, perché coinvolgerebbe la sfera economica, finanziaria e politica, ma prima di tutto aprirebbe le coscienze a vedere che il mondo è pieno di uomini e donne che hanno bisogno del nostro impegno e della nostra solidarietà.

Osvaldo Rinaldi – Chiese locali

 

PREGHIERA A SANT’ANDREA

(dalla Liturgia Orientale)

Tu, il primo chiamato di tutti i discepoli,
il testimone oculare e il servitore del Verbo,
santo apostolo Andrea,
noi ti veneriamo come è giusto.

Tu, infatti nel fervore del tuo amore,
hai seguito l’Agnello
che ha tolto il peccato del mondo,
e hai poi comunicato alla Passione
di Colui che volontariamente soffrì
la morte nella sua carne.

Per questo noi ti preghiamo, o sant’Andrea,
di intercedere presso il Cristo nostro Dio,
affinché conceda la remissione dei peccati
a coloro che festeggiano con tutto il cuore
la tua santa memoria.

Dio onnipotente, donaci di trovare
e di seguire il Salvatore,
come l’apostolo Andrea che, da lui chiamato,
abbandonò ogni cosa del mondo
per servire Gesù Cristo,
nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.  Amen.

 

Sant’Andrea primo apostolo, prega per noi

 

Padre Nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi
li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

 

Preghiamo: Dio onnipotente, nella festa di sant’Andrea portiamo doni al tuo altare, fa’ che offrendoli, siamo a te graditi e, ricevendoli da te santificati, otteniamo la vita. Per Cristo nostro Signore. Amen

 

ascolta e prega con il canto: “Ecco quel che abbiamo” (link)