Vivendo la Parola… | Domenica 2 aprile

Ecco il QUINTO E ULTIMO PODCAST DI QUARESIMA, con cui concludiamo il nostro percorso alla luce della Parola, grazie alla collaborazione di diversi gruppi della nostra parrocchia Sant’Andrea dell’Ausa (Crocifisso) di Rimini. Questa volta andiamo a Betania di Giudea, incontriamo le sorelle Marta e Maria, diverse ma unite dall’amicizia profonda con Gesù. Vediamo un Gesù capace di commuoversi di fronte al dolore e di donare il miracolo della resurrezione a Lazzaro…
#Quaresima #40giorni #Parola #resurrezione #Lazzaro
Meditazione audio sul Vangelo della quinta domenica di Quaresima, a cura del Clan Albatros del Gruppo Scout Agesci Rimini 3 della parrocchia di Sant’Andrea dell’Ausa.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 11,1-45)

In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».
Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

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La buona notizia | Aprile 2017

“La buona notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Aprile 2017 (Anno Pastorale 2016-2017)

Leggi il giornalino

In questo numero:

  • Una ragazza normale di Morena
  • Fianco a fianco a cura dei delegati parrocchiale per il sinodo diocesano Benedetta, Maura, Gabriele, Agostino
  • Mi dice una Messa (Preghiera a Gesù) di Don Renato
  • Vacanze Estive ANSPI
  • Anagrafe Parrocchiale
  • Rendiconto Economico Parrocchiale
  • Buon Compleanno Tana!
  • Settimana Santa 2017

Vivendo la Parola… | Domenica 26 marzo

QUARTO PODCAST DI QUARESIMA, registrato dal gruppo giovani adulti/universitari dell’Azione Cattolica della parrocchia del Crocifisso di Rimini.
Un altro incontro di Gesù, stavolta con un uomo cieco, ai margini della società e inascoltato, capace però di ‘vedere oltre le apparenze’…
#Quaresima #40giorni #Parola #Siloe #lavati

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 9, 1-41)
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!».
Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».

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Vivendo la Parola… | Domenica 19 marzo

Vi presentiamo il TERZO PODCAST DI QUARESIMA 2017, nonché terza tappa del nostro percorso alla luce della Parola. Questa settimana assistiamo ad un dialogo particolare… Gesù ed una samaritana, di fianco al pozzo di Sicar.
Vangelo commentato dal Clan Karif del Gruppo Scout Agesci Rimini 3 della nostra parrocchia.
#Parola #Quaresima #Sicar #samaritana #acqua

Dal Vangelo secondo Giovanni (4,5-42)

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

 

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Vivendo la Parola… | Domenica 12 marzo

SECONDO PODCAST DI QUARESIMA, nonché seconda tappa del nostro percorso alla luce della Parola. Questa volta vi portiamo sul monte Tabor, insieme a Gesù e a tre amici, ai quali mostra il Suo vero volto. Che succede? Cosa ci fanno qui due ‘grandi’ dell’Antico Testamento, Mosè ed Elia? Che cos’è questa nube luminosa, di una luce così bella, pura e intensa, che è difficile da descrivere? E noi, come possiamo vivere la gioia di stare insieme a Gesù nella vita di ogni giorno? Vangelo commentato da Annalisa e Luca, dell’Azione Cattolica Adulti.
#Parola #40giorni #Quaresima #Tabor #Trasfigurazione #luce #nontemete

Dal Vangelo secondo Matteo (17,1-9)

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Ascolta “Vivendo la Parola… | Domenica 12 marzo” su Spreaker.

La Pastorale Giovanile del Crocifisso propone un percorso di accompagnamento spirituale per valorizzare e vivere intensamente il periodo della Quaresima. Gli strumenti che offriamo sono di due tipi:

  • Quattro incontri per riflettere insieme sulla Parola, accompagnati dalla musica e dalla preghiera, e per incontrare Gesù attraverso l’esperienza unica dell’adorazione del Santissimo (venerdì 3-17-24-31 marzo, ore 20.45, chiesa del Crocifisso) (vedi più dettagli);
  • Podcast di Quaresima: meditazioni audio realizzate da diversi gruppi della nostra realtà parrocchiale, per condividere le nostre riflessioni e sentirci coinvolti personalmente e come comunità in questo cammino verso la Pasqua. I Podcast sul Vangelo della domenica verranno pubblicati tutti i Lunedì seguenti. Sarà possibile ascoltarli in anteprima durante i nostri incontri!

Vi aspettiamo!

Vivendo la Parola… | Domenica 5 marzo

Vi presentiamo il PRIMO PODCAST DI QUARESIMA 2017, realizzato dal gruppo della Pastorale Giovanile, registrato live durante la prima serata di “Vivendo la Parola insieme a… Te”, venerdì 3 marzo (vedi informazioni sulle prossime serate). Questa settimana andremo nel #deserto, dove Gesù ci mostrerà come vincere la sfida contro le #tentazioni. Perché Gesù si trova in questo luogo? Quali sono le tentazioni? Cosa significa per noi “essere messi alla prova”?

Scopriamolo con questa meditazione audio sul Vangelo. Buon ascolto! #sharethepodcast
#Parola #40giorni #Quaresima #deserto #tentazioni #lotta #vivere
Appuntamento “audio” con il prossimo podcast a lunedì 13 marzo!

Dal Vangelo secondo Matteo (4,1-11)

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Ascolta “Vivendo la Parola… | Domenica 5 marzo” su Spreaker.

 

La Pastorale Giovanile del Crocifisso propone un percorso di accompagnamento spirituale per valorizzare e vivere intensamente il periodo della Quaresima. Gli strumenti che offriamo sono di due tipi:

  • Quattro incontri per riflettere insieme sulla Parola, accompagnati dalla musica e dalla preghiera, e per incontrare Gesù attraverso l’esperienza unica dell’adorazione del Santissimo (venerdì 3-17-24-31 marzo, ore 20.45, chiesa del Crocifisso);
  • Podcast di Quaresima: meditazioni audio realizzate da diversi gruppi della nostra realtà parrocchiale, per condividere le nostre riflessioni e sentirci coinvolti personalmente e come comunità in questo cammino verso la Pasqua. I Podcast sul Vangelo della domenica verranno pubblicati tutti i Lunedì seguenti. Sarà possibile ascoltarli in anteprima durante i nostri incontri!

Vi aspettiamo!

La buona notizia | Febbraio – Marzo 2017

“La Buona Notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Febbraio e Marzo 2017 (Anno Pastorale 2016-2017)

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In questo numero:

  • La sabbia nel pugno di Alessandra
  • Quaresima 2017
  • Rendiconto Caritas del Crocifisso
  • Un mondo di bene di Don Renato
  • Raccolta mensile nelle zone della parrocchia
  • Solidarietà internazionale e missionaria
  • Un tempo per te – Esercizi spirituali parrocchiali (6-10 marzo)
  • Festa della famiglia (19 marzo)
  • Ricetta di Carnevale
  • Anagrafe parrocchiale
  • Messe per i defunti – revoca disposizione
  • Assemblea “in stile sinodale” (19 marzo)

La buona notizia | Gennaio 2017

“La Buona Notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Gennaio 2017 (Anno Pastorale 2016-2017)

Leggi il giornalino

In questo numero:

  • Il “fiuto” del gregge di Don Renato
  • Donare per non perdere nulla (piccole letture per tutta la famiglia) di Stefania
  • Sante Messe per i defunti
  • Generare la vita… Generare alla vita
  • 27 cose da non dire a chi amate
  • Elogio del Messaggero
  • Verso il Sinodo diocesano
  • Cielo, terra e mare ci trasportano al Carnevale interparrocchiale
  • Anagrafe parrocchiale

Contemplando… TE | Domenica 18 dicembre

Meditazione sul Vangelo della quarta domenica di Avvento realizzata dal gruppo dei giovanissimi del triennio dell’Azione Cattolica della nostra parrocchia. Registrazione e montaggio a cura di Radio Church.

Puoi ascoltare questa meditazione sia da questa pagina web (vedi fondo pagina) che sulla piattaforma di podcasting Spreaker.com, sia da PC che da cellulare. Da PC è possibile anche scaricare il file audio.

Buon ascolto e buona meditazione!

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 1, 18-24)
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Podcast di Avvento – Un’idea della Pastorale Giovanile della Parrocchia del Crocifisso

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Ascolta Contemplando… TE | Domenica 18 dicembre” su Spreaker.

Contemplando… TE | Domenica 11 dicembre

Meditazione sul Vangelo della terza domenica di Avvento realizzata dal gruppo del Noviziato del gruppo Scout AGESCI Rimini 3 della nostra parrocchia.
Registrazione e montaggio a cura di Radio Church.

Puoi ascoltare questa meditazione sia da questa pagina web (vedi fondo pagina) che sulla piattaforma di podcasting Spreaker.com, sia da PC che da cellulare. Da PC è possibile anche scaricare il file audio.

Buon ascolto e buona meditazione!

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11, 2-11)

grafiche-quadrateIn quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

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La buona notizia | Dicembre 2016

“La Buona Notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Dicembre 2016 (Anno Pastorale 2016-2017)

Leggi il giornalino

In questo numero:

  • Natale è per tutti – Don Renato
  • Maria e le Buone Notizie – Stefania
  • Visita alle Famiglie e Benedizioni 2017
  • Messe per i defunti
  • Il Salotto della Parrocchia – Buona la prima! – Monica
  • Natalestress
  • Preghiere per il Natale
  • Appuntamenti per il tempo di Natale e Anagrafe Parrocchiale

Canta “Natalestress”:

 

Contemplando… TE | Domenica 4 dicembre

Meditazione sul Vangelo della seconda domenica di Avvento realizzata da un gruppo di universitari a Bologna dei Giovani di Azione Cattolica della nostra parrocchia. Registrazione e montaggio a cura di Radio Church.

Puoi ascoltare questa meditazione sia da questa pagina web (vedi fondo pagina) che sulla piattaforma di podcasting Spreaker.com, sia da PC che da cellulare. Da PC è possibile anche scaricare il file audio.

Buon ascolto e buona meditazione!

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 3,1-12)

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!».

E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile»

Podcast di Avvento – Un’idea della Pastorale Giovanile della Parrocchia del Crocifisso

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Ascolta Contemplando… TE | Domenica 4 dicembre” su Spreaker.

Contemplando…TE | Domenica 27 novembre 2016

Meditazione sul Vangelo della prima domenica di Avvento realizzata dalla Comunità Capi del gruppo Scout Agesci Rimini 3.
Registrazione e montaggio a cura di Radio Church.

Puoi ascoltare questa meditazione sia da questa pagina web (vedi fondo pagina) che sulla piattaforma di podcasting Spreaker.com, sia da PC che da cellulare. Da PC è possibile anche scaricare il file audio.

Buon ascolto e buona meditazione!


Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 24, 37-44)

grafiche-quadrateIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».


Ascolta Contemplando….TE | Domenica 27 novembre” su Spreaker.

Podcast di Avvento – Un’idea della Pastorale Giovanile della Parrocchia del Crocifisso

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Contemplando…TE – Momenti di preghiera per i giovani | Avvento 2016

La Pastorale Giovanile della parrocchia del Crocifisso propone, per i giovani della nostra parrocchia, alcuni momenti e strumenti per l’accompagnamento spirituale verso il Natale.

Podcast di Avvento

Come per la Quaresima 2016, i gruppi giovanili della parrocchia grazie all’idea e al coordinamento della Pastorale Giovanile propongono il commento audio al Vangelo delle quattro domeniche di Avvento.
Queste piccole meditazioni sono disponibili per l’ascolto web (sia su pc che su cellulari e tablet) o per il download (solo su pc) ogni lunedì precedente  ad ognuna delle rispettive quattro domeniche di avvento (21 nov, 28 nov, 5 dic, 12 dic) su:
questo sito internet oppure
pagina Facebook www.facebook.com/parrocchiadelcrocifisso oppure
sito Spreaker.com www.spreaker.com/show/contemplando-te-avvento-2016

Questi sono pensati, realizzati, registrati e prodotti dai gruppi giovanili della nostra parrocchia, col supporto tecnico di Radio Church.

18 dicembre – Veglia di Preghiera

In preparazione al Natale, proponiamo domenica 18 dicembre, dalle 19 alle 20 una veglia di preghiera per i giovani in chiesa, che sarà seguita da un momento di convivialità nel salone parrocchiale.

Ecco il volantino, scaricabile in formato jpg, da poter girare anche sui gruppi whatsapp!

volantino

La buona notizia | Novembre 2016

“La Buona Notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Novembre 2016 (Anno Pastorale 2016-2017)

Leggi il giornalino

In questo numero:

  • Un bilancio per ripartire – don Eugenio
  • Pellegrinaggio giubilare
  • Progetto “Parrocchia Accogliente”
  • La Parabola: “La porta” – don Renato
  • Avvento nelle nostre case
  • Continuazione della Parabola “La bici”
  • Il Salotto – Cresima per giovani e adulti – Corso in preparazione al matrimonio

Commenti al Pellegrinaggio Giubilare

Alcuni commenti registrati sul pullman durante il viaggio di ritorno dal Pellegrinaggio Giubilare a Roma con l’Associazione Parrocchia del Crocifisso – ANSPI. L’audio e le immagini sono amatoriali.

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La buona notizia | Ottobre 2016

“La Buona Notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Ottobre 2016 (Anno Pastorale 2016-2017)

Leggi il giornalino

In questo numero:

  • Il prezzo della Compassione – Don Renato
  • Preghiera per i nostri defunti
  • Festa del Crocifisso – programma
  • La Parabola: “La bici” – Don Renato
  • Varietà: La forza della vita” – Loulou (2000)
  • Giornalino Parrocchiale – A proposito del sondaggio
  • Festa di apertura dell’anno pastorale
  • Il cristiano e la cremazione
  • La Bibbia e la forchetta
  • Caritas Parrocchiale – Laboratori di Natale – Anagrafe Parrocchiale – Novembre “Mese dei defunti”

 

Prima Messa Solenne di Don Eugenio | 9 ottobre 2016

Proponiamo alcuni estratti della prima Santa Messa solenne del nostro cappellano don Eugenio Savino nella nostra parrocchia, domenica 9 ottobre 2016 alle ore 17.00, di fronte ad un’assemblea di oltre 500 fedeli, tra parrocchiani, scout e ragazzi dell’Azione Cattolica.

A concelebrare con lui, il nostro parroco don Renato, don Aldo di San Gaudenzo, don Giuseppe “Bilo” di San Raffaele, il diacono Roberto e il diacono Luigi.

Proponiamo l’integrale dell’omelia, a fondo pagina anche in formato testuale.

E proponiamo il rito del mandato ai Capi Scout e agli Educatori di Azione Cattolica che quest’anno pastorale svolgeranno il loro servizio educativo ai giovani della nostra parrocchia. A seguire, alcuni ringraziamenti di don Eugenio.

Ecco il testo integrale dell’omelia di Don Eugenio.

“Molti di voi oggi sono qui perché è la mia Prima Messa domenicale: mi spiace deludervi ma oggi il festeggiato non sono io…ma è Lui, il Signore Gesù!

C’è un filo d’oro nel tessuto del Vangelo di oggi, una parola che a me sembra emergere in maniera determinante: è GRAZIE. L’antifona al Vangelo, infatti, ci ha introdotto molto bene:
In ogni cosa rendete grazie:
questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Lungo il suo cammino, Gesù trova alcuni lebbrosi che gli vengono incontro. Queste persone si tengono a distanza, così come prescritto dal Levitico. All’epoca, infatti, chi era colpito da questa malattia doveva stare lontano dagli altri e gridare “impuro…impuro”, proprio perché nessuno si avvicinasse (rischiando di contagiarsi). Qualcuno ogni tanto guariva: in quel caso, la sua “riabilitazione” consisteva nel recarsi dai sacerdoti per essere visitato e dichiarato “puro dalla malattia”: così prescrive la Legge. Gesù è chiamato “MAESTRO”: vuol dire che, in qualche modo, conoscono Gesù e lo riconoscono un’autorità. Gesù li invita ad andare a presentarsi dai sacerdoti: li invita a mettersi in cammino, a fidarsi della Sua parola. Attenzione: non segue la logica “prima vi guarisco e poi andate a ringraziare”, ma “mettetevi in cammino”. Gesù invita ad incamminarsi, invita ad avere fede nella sua parola (di qui la SCELTA).
Si incamminano e avviene il miracolo: c’è la GUARIGIONE. Il Vangelo potrebbe finire qui, immaginando una festa di ringraziamento, un aperitivo, un brindisi tra amici e il racconto del miracolo a casa o al pub. E invece no: tutti e 10 sono guariti, ma solo uno – rendendosi conto pienamente di ciò che è accaduto – torna indietro per ringraziare Gesù (e il Vangelo ci dice che è uno straniero, un pagano). In quel gesto di tornare per dire grazie non c’è solo una forma di “buona educazione”, c’è qualcosa di più: c’è la gratitudine verso Dio. E gli altri lebbrosi?
Il samaritano guarito non è solo riabilitato nella società, ma nella sua vita è entrato il Signore e da quel momento in poi la strada che gli si apre è quella della salvezza! Alzati e va’ perché il tuo fidarsi del Signore ti dona la salvezza (del corpo, ma soprattutto della tua anima!).
Il salmo ce lo ricorda bene: “Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.”: ciò che il Signore compie non è mai fine a se stesso, ma perché tutti – vedendo con gli occhi (e con gli occhi della Fede) possano rendere gloria a Dio. Sant’Ireneo di Lione dice infatti che “la gloria di Dio è l’uomo vivente”.
Ma il Vangelo, che è buona notizia, ci vuole fare un passaggio in più: vuole domandare a ciascuno di noi (a me per primo): quali sono le “forme di lebbra” che oggi affliggono la mia vita e la nostra comunità? La solitudine, la non-accoglienza, l’egoismo, … tutto ciò che pone un MURO tra noi e le persone, tra noi e Dio. Su questo, credo, dobbiamo vigilare…

Ieri pomeriggio sono stato a Bologna per l’ordinazione diaconale di 2 miei amici con cui abbiamo condiviso gli anni del seminario. Mi ha colpito molto che il Vescovo Matteo all’inizio della Messa abbia salutato l’assemblea dicendogli “che bella questa CASA” parlando della cattedrale. Che bella la CASA del Crocifisso e lo è ancora di più oggi, il giorno di domenica, in cui ci troviamo assieme per ascoltare la Parola del Signore e ci accostiamo alla Mensa del Pane di vita.
Dobbiamo riscoprire un nuovo vocabolario, guardando alla “casa” come in più occasioni ci ricorda papa Francesco: saper dire “GRAZIE” (ma anche “permesso” e “scusa”), chiedere la luce dello Spirito Santo per vedere le situazioni (e le persone) con gli occhi di Dio e metterci in cammino, perché il Vangelo (se lo lasciamo entrare nel nostro cuore) ci pone sempre in cammino, anche se siamo deboli, fragili, il Signore Gesù ci invita ad incamminarci.
Oggi la nostra casa è ancora più bella perché tra poco vivremo il momento dei passaggi degli scout e la chiamata degli educatori dell’AC: i vari educatori si presenteranno a tutta la comunità e diranno il loro “sì” al Signore per servire i ragazzi di questa comunità.
Cari educatori (AC e scout), la chiamata – come sapete bene – non è un gesto plateale, ma un accogliere la missione che il Signore vi propone, è quell’invito a mettersi in cammino per servire i fratelli con uno scopo ben preciso.
Trovo molto bello che questo gesto avvenga dentro la Messa: sono stato molto contento che come regalo per l’ordinazione mi abbiate regalato il “kit” della Messa da viaggio e lo abbiate fatto Scout e AC insieme. Credo, infatti, che ben abbiate capito che l’unico modo per essere uniti è nell’Eucarestia e nel mettere al centro il nostro rapporto con il Signore Gesù nella Chiesa.
Permettetemi, allora, che vi faccia un augurio di cuore. Vi aspetta un anno ricco di gioia, di esperienze belle, di relazioni (alcune nuove altre che già ci sono saranno più profonde), ma anche di momenti in cui potrebbe sopraggiungere il buio e la fatica: non temete, trovate forza e sostegno nel Signore e continuate a camminare. Alimentatevi dalla Fonte, che è Cristo stesso, con la preghiera, l’Eucarestia e gli altri sacramenti: anche se in alcuni casi non ne avrete la forza, date ugualmente…il Signore ve ne darà con gli interessi.
Siate voi stessi, con la vostra vita e la vostra testimonianza di Fede “la BUONA NOTIZIA” per i vostri ragazzi, ma anche per casa vostra (è lì il 1° luogo di evangelizzazione); che la vostra vita possa “profumare” di Cielo.
Che bello sarà se potessimo fare nostre queste parole e farle diventare la nostra preghiera rivolta al Signore con stupore e gratitudine: “Fuori è un giorno fragile / Ma tutto qui cade incantevole / come quando resti con me” (Subsonica)”

Vincitore Contest Fotografico

La foto che si è aggiudicata il Primo premio al Contest fotografico 2016 “Insieme  su strade nuove”.

 

Barbara Sartini: “La strada parla”

01-barbara-sDescrizione: Stava seduta davanti a quella  finestra per ore, a volte giorni interi con quelle rughe che solcavano il viso e che parlavano al suo posto.

Chissà cosa stesse guardando o chi stesse aspettando… forse aspettava che succedesse qualcosa di importante o  forse voleva solo impicciarsi degli affari di quei passanti che tra schiamazzi e qualche risata passavano veloci, mentre lei stava seduta e continuava a guardare”.

 

Giornalino 1 | Settembre 2016

Giornalino Parrocchiale numero 1 – Settembre 2016 | Anno Pastorale 2016/2017

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In questo numero:

  • Un anno con noi
  • Eccomi | Don Eugenio
  • La Parabola
  • Vacanze a Dobbiaco